L’ultimo romanzo di Manuel Vilas, Nosotros, è stato tradotto in italiano con il titolo Amor Costante, ben lontano dall’originale. “Amor constante, más allá de la muerte” è in realtà il titolo di una bellissima poesia di Francisco de Quevedo. A partire proprio dal titolo, Attilio Castellucci e Manuel Vilas parleranno di questo romanzo, una storia d’amore che, come tutte le opere di Vilas, affronta i due opposti, i temi classici della letteratura, Eros e Tanatos, Amore e morte.Nei romanzi di Vilas il tema della morte, della morte degli esseri amati, dei familiari, è sempre centrale e non è mai disgiunto dall’amore che i protagonisti scomparsi hanno provato ma soprattutto hanno suscitato in chi è a loro sopravvissuto. In Nosotros però la protagonista è una donna, pertanto viene meno l’introspezione intimistica che ha caratterizzato quello che viene considerato il suo romanzo più famoso, Ordesa, dove l’autore stesso è protagonista. In questo road-movie, così lo definisce il suo autore, la finzione prende decisamente il sopravvento e assistiamo al viaggio di una vedova cinquantenne che non accetta la sua condizione, convinta di aver vissuto con il marito la storia d’amore più coinvolgente, appassionante e eterna che ci sia mai stata. Pertanto non accetta la perdita e intraprende un viaggio dove non è importante la meta, ma il viaggio stesso. Protagonisti sono dunque Irene e il Viaggio, ma protagonista è anche il marito morto che Irene, come caratteristico delle storie di Vilas, continua a vedere. Il rapporto dei vivi con i morti che continuano a essere presenti, che continuano a essere visti concretamente da chi li ha amati, è la cifra stilistica di Vilas.

Di questo e di altro si parlerà, in un incontro che non vuol essere un dialogo tra Attilio Castellucci e Manuel Vilas, ma un incontro corale in cui sia centrale il pubblico presente in sala.

L'evento si terrà il Martedì 17 ottobre Ore 18:00
Sala Dalí – Piazza Navona 91

Ingresso gratuito