Durante gli anni ‘60 e ‘70, altrimenti detti long sixties, si osserva una fervente circolazione di idee e teorie radicali in diversi settori, caratterizzata da uno spirito al contempo diasporico e multidirezionale. Le direttrici di questa circolazione furono molteplici: dall’Europa all’America e viceversa, tra l’Italia e altri paesi, (soprattutto paesi del Sud europeo in cui vigeva un regime dittatoriale come la Spagna, il Portogallo e la Grecia), tra le ex colonie e le metropoli (Africa, Caraibi, Vietnam e Cina). Protagonisti di questo fermento sono i mediatori, soprattutto studenti universitari e giovani intellettuali dell’epoca. Una di essi, mediatrice tra Italia e Grecia, fu anche Mirsini Zorba (1949-2023).
Zorba studiò giurisprudenza all’Università di Atene e successivamente seguì studi di filosofia del diritto alla Sapienza (1973-75). Fu traduttrice in greco di Antonio Gramsci, nonché di molti altri autori del pensiero marxista e della letteratura italiani. Il suo interesse nei confronti dell’Italia e della sua cultura si espresse anche attraverso la fondazione della casa editrice Odisseas, che diresse per molti anni e presso la quale curò le collane di letteratura straniera, scienze dell’educazione e scienze politiche. Nel 1994 fondò e diresse fino al 1999 il Centro Nazionale per il Libro in Grecia, e dal 2000 al 2004 fu europarlamentare con i socialisti. Fu una studiosa e docente di politica culturale all’università. Nel 2018 diventò ministra della cultura in Grecia. Il rapporto tra la politica culturale e le disparità sociali fu sempre un principio guida nel suo pensiero e nella vita, e il concetto di democrazia culturale ebbe un valore centrale nel suo lavoro.
La giornata di studi commemora Mirsini Zorba nel primo anniversario della sua scomparsa, e costituirà anche l’occasione di presentare l’archivio e la biblioteca che Zorba ha lasciato in eredità al Laboratorio Studi Neogreci del Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali di Sapienza.
La giornata mira allo studio e alla valorizzazione del ruolo di mediazione che tanto Zorba quanto altri mediatori culturali svolsero a quell’epoca tra l’Italia e i propri paesi in diversi settori (letteratura, pensiero politico, traduzione, arti, etc.). Al contempo, l’incontro intende rispondere a una serie di interrogativi direttamente riguardanti questi mediatori: quali furono in generale le circostanze, e nello specifico quelle italiane, che contribuirono alla loro formazione? Qual era il loro profilo? A quali problemi andarono incontro e quali problematiche svilupparono? Quale impatto ebbero nelle loro culture d’origine? Quali furono le loro azioni, le relazioni, le idee e le letture?
La prima parte della giornata sarà dedicata all’opera di Zorba, mentre durante la seconda si terranno interventi relativi al lavoro di altri mediatori culturali tra l’Italia e il mondo che si trovarono in Italia o la frequentarono durante i lunghi anni ’60, o «l’epoca delle aspettative», come recita il titolo dell’ultimo saggio di Mirsini Zorba, pubblicato a cura di Antonis Liakos per i tipi di Polis, in Grecia, nel 2023.
L’incontro si svolgerà in presenza il 31 maggio 2024, ore 9.30, presso Sapienza Università di Roma (Aula Organi Collegiali, Palazzo del Rettorato).
Link Webinar: https://uniroma1.zoom.us/j/84833855339
Locandina
Zorba studiò giurisprudenza all’Università di Atene e successivamente seguì studi di filosofia del diritto alla Sapienza (1973-75). Fu traduttrice in greco di Antonio Gramsci, nonché di molti altri autori del pensiero marxista e della letteratura italiani. Il suo interesse nei confronti dell’Italia e della sua cultura si espresse anche attraverso la fondazione della casa editrice Odisseas, che diresse per molti anni e presso la quale curò le collane di letteratura straniera, scienze dell’educazione e scienze politiche. Nel 1994 fondò e diresse fino al 1999 il Centro Nazionale per il Libro in Grecia, e dal 2000 al 2004 fu europarlamentare con i socialisti. Fu una studiosa e docente di politica culturale all’università. Nel 2018 diventò ministra della cultura in Grecia. Il rapporto tra la politica culturale e le disparità sociali fu sempre un principio guida nel suo pensiero e nella vita, e il concetto di democrazia culturale ebbe un valore centrale nel suo lavoro.
La giornata di studi commemora Mirsini Zorba nel primo anniversario della sua scomparsa, e costituirà anche l’occasione di presentare l’archivio e la biblioteca che Zorba ha lasciato in eredità al Laboratorio Studi Neogreci del Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali di Sapienza.
La giornata mira allo studio e alla valorizzazione del ruolo di mediazione che tanto Zorba quanto altri mediatori culturali svolsero a quell’epoca tra l’Italia e i propri paesi in diversi settori (letteratura, pensiero politico, traduzione, arti, etc.). Al contempo, l’incontro intende rispondere a una serie di interrogativi direttamente riguardanti questi mediatori: quali furono in generale le circostanze, e nello specifico quelle italiane, che contribuirono alla loro formazione? Qual era il loro profilo? A quali problemi andarono incontro e quali problematiche svilupparono? Quale impatto ebbero nelle loro culture d’origine? Quali furono le loro azioni, le relazioni, le idee e le letture?
La prima parte della giornata sarà dedicata all’opera di Zorba, mentre durante la seconda si terranno interventi relativi al lavoro di altri mediatori culturali tra l’Italia e il mondo che si trovarono in Italia o la frequentarono durante i lunghi anni ’60, o «l’epoca delle aspettative», come recita il titolo dell’ultimo saggio di Mirsini Zorba, pubblicato a cura di Antonis Liakos per i tipi di Polis, in Grecia, nel 2023.
L’incontro si svolgerà in presenza il 31 maggio 2024, ore 9.30, presso Sapienza Università di Roma (Aula Organi Collegiali, Palazzo del Rettorato).
Link Webinar: https://uniroma1.zoom.us/j/84833855339
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